I carboidrati sono dei composti chimici organici formati da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno. Sono chiamati anche glucidi, saccaridi o zuccheri.
Hanno numerose funzioni biologiche, tra cui quella di riserva energetica (apportano 4 kcal/gr) e trasporto dell’energia (esempio: amido, glicogeno) e sono anche noti come componenti strutturali della cellulosa nelle piante e della cartilagine negli animali. Inoltre giocano un ruolo fondamentale nel sistema immunitario, nella fertilità e nello sviluppo biologico.
In nutrizione, i glucidi possono essere identificati come:
•semplici (monosaccaridi e oligosaccaridi)
•complessi (polisaccaridi)
L’indice glicemico e il carico glicemico sono dei concetti sviluppati per analizzare il comportamento del cibo durante la digestione. Questi classificano cibi ricchi di carboidrati in base alla velocità del loro effetto sul livello di glucosio nel sangue. L’indice glicemico è una misura di quanto velocemente i carboidrati del cibo vengono assorbiti, mentre il carico glicemico è la misura che determina l’impatto di una data quantità di glucidi presenti in un pasto. (leggi http://bit.ly/1roZcin)
I monosaccaridi più conosciuti sono: glucosio, fruttosio e galattosio
I disaccaridi (due monosaccaridi legati tra loro) più noti sono invece il saccarosio (il comune zucchero alimentare), lattosio e maltosio.
I polisaccaridi (catene di migliaia di monosaccaridi) più importanti per l’uomo sono l’amido e il glicogeno, ma anche la fibra alimentare (che non venero digerita non ha potere calorico).
Il cervello e i neuroni in genere utilizzano come fonte di energia il glucosio: una dieta perciò deve essere sempre equilibrata e non escludere mai nessuno dei nutrienti.
La FAO (Food and Agriculture Organization) e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomandano di ingerire il 55-60% dell’energia totale dai carboidrati, ma solo il 10% dagli zuccheri semplici.